Come diventare psicologo del lavoro: studi e possibilità

Sei in procinto di scegliere la Facoltà o la specializzazione universitaria e ti stai chiedendo come diventare Psicologo del lavoro? In questo articolo soddisferemo la tua curiosità.

Quella dello Psicologo del lavoro è una figura attualmente molto richiesta. La domanda relativa a questo genere di professione è in crescita. Sono quindi sempre più numerose le Università che propongono corsi di Laurea in quest’ambito.

Vediamo insieme come diventare Psicologo in questo specifico settore, quali sono le competenze associate alla sua funzione e quali possibilità lavorative può offrire un percorso di questo tipo.

LEGGI ANCHE – Quanto guadagna uno psicologo?

Di cosa si occupa uno Psicologo del lavoro?

Lo Psicologo del lavoro è uno specialista che svolge una serie di mansioni relative alla valutazione del potenziale, ovvero alla gestione e allo sviluppo delle risorse umane. Sono sempre più numerose le imprese pubbliche e private che al giorno d’oggi si avvalgono di esperti in questo settore. Vediamo quindi dettagliatamente come specializzarsi in questa disciplina.

La formazione universitaria

Ti stai chiedendo in che rapporto stanno Psicologia del lavoro e Università? E’ presto detto. Per poter esercitare questa professione occorre innanzitutto essere in possesso di una Laurea in Psicologia e di una specializzazione in Psicologia del lavoro. E’ obbligatorio, inoltre, aver effettuato un tirocinio di un anno, al termine del quale è possibile sostenere l’esame di stato in Psicologia del lavoro.

L’Università Telematica Niccolò Cusano a Frosinone eroga un corso di Laurea Magistrale in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, fruibile “a distanza”, finalizzato a formare specialisti in questo settore.

Il corso punta allo sviluppo di competenze negli ambiti:

  • Assessment;
  • Intervento psicologico;
  • Gestione delle risorse umane;
  • Prevenzione e gestione di condizioni di disagio psicologico nell’ambiente di lavoro.

Per essere ancora più competitivo dal punto di vista professionale, al termine della Laurea di secondo livello, ti consigliamo di frequentare un master in Psicologia del lavoro.

Se sei in cerca di libri che possano aiutarti a prepararti sull’argomento, ti consigliamo la lettura di “Psicologia del lavoro e delle organizzazioni” di Francesco Avallone e di “Fare squadra” di Daniele Malaguti.

Funzioni e competenze dello Psicologo del lavoro

Entriamo adesso nel vivo di come diventare Psicologo del lavoro. Una volta concluso il tirocinio post lauream, superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione ed effettuata l’iscrizione all’Albo, lo Psicologo del lavoro può operare in completa autonomia in tre principali ambiti: quello del lavoro, quello delle risorse umane e quello delle organizzazioni.

Nell’ambito del lavoro egli si occuperà di progettare e analizzare compiti, situazioni, ambienti e ruoli lavorativi. Nonché di valutare gli strumenti comunicativi, le dinamiche presenti nei gruppi di lavoro e gli obiettivi produttivi del sistema lavorativo.

Dal punto di vista delle risorse umane, lo Psicologo del lavoro avrà invece a che fare con l’elaborazione dei profili, avrà il compito di reclutare il personale da assumere e di formare e valutare il personale già assunto. Ma anche di comporre i gruppi di lavoro e di disegnare le progressioni di carriera e i cambiamenti organizzativi.

Infine, nel settore delle organizzazioni, la sua mansione sarà quella di provvedere alla diagnosi e alla ridefinizione dei principali parametri di funzionamento organizzativo. Ma anche di contribuire alla soluzione dei problemi legati a:

  • Conflitti interpersonali e sociali;
  • Comunicazione interna ed esterna;
  • Gestione della cooperazione;
  • Stress lavoro correlato;
  • Sicurezza lavorativa ovvero prevenzione degli incidenti e infortuni sul lavoro;
  • Processi decisionali.

Egli avrà quindi cura di mettere a punto interventi di formazione e di miglioramento della qualità della vita organizzativa.

Uno Psicologo del lavoro è inoltre in grado di gestire e coordinare ricerche finalizzate ad individuare le criticità legate ai cambiamenti sociali e tecnologici nell’attività lavorativa e nei processi organizzativi.

Psicologo del Lavoro: opportunità professionali

Oltre a come diventare Psicologo del lavoro, ti stai chiedendo dove può lavorare uno Psicologo di questo genere? Ebbene, la gamma delle possibilità è piuttosto ampia. Come abbiamo visto, lo Psicologo del lavoro può essere impiegato nella gestione delle risorse umane, con un rapporto di lavoro dipendente o autonomo o anche come libero professionista.

Come dipendente, egli può lavorare presso aziende o presso società di servizi alle imprese e di consulenza nella gestione delle risorse umane, nella protezione e prevenzione e nella progettazione per il lavoro.

Ma egli può anche lavorare come psicologo in ospedale o presso enti pubblici, istituzioni e strutture educative e militari. E, ancora, presso agenzie del terzo settore, quali cooperative e associazioni che offrono servizi residenziali e semiresidenziali o che realizzano progetti di prevenzione e riduzione del disagio.

Se desideri sapere a quanto ammonta per uno psicologo del lavoro uno stipendio medio, possiamo dirti che questo dipende dalla tipologia e dalle dimensioni dell’azienda nella quale egli esercita la propria professione. Più è grande e prestigiosa è l’azienda, più alta potrà essere la sua remunerazione. In genere lo stipendio di un professionista di questo tipo non è inferiore ai 2000 – 2500 euro mensili.

Conclusioni

Adesso che ti abbiamo illustrato come diventare psicologo del lavoro e delle organizzazioni e quali sono gli sbocchi lavorativi su cui potresti contare in futuro, non ti resta che intraprendere il tuo percorso. In bocca al lupo!


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link