IRAP: cos’è e chi deve versarla

Hai mai sentito parlare di IRAP? Desideri capire di cosa si tratta?

Se vuoi sapere cos’è l’IRAP sei nel posto giusto. Questa guida ti aiuterà a fare chiarezza sull’argomento e ti darà informazioni sull’IRAP e chi la paga.

Tra le tasse che ogni anni sei costretto a versare, molto probabilmente è inclusa anche l’IRAP. Ti sei mai chiesto in cosa consiste il calcolo IRAP? Che ti piaccia o no, saperne calcolare il valore e conoscere chi deve pagarla è molto importante.

Continua a leggere e scoprirai se anche tu rientri tra i soggetti che devono versarla. Andiamo!

LEGGI ANCHE – Calcolare l’IVA: tutti i passaggi da seguire.

Tutto quello che devi sapere sull’Imposta Regionale sulle Attività Produttive

Spesso ci si confonde tra tutte le imposte che si devono pagare durante l’anno. Come dici? Anche tu non sai nulla a riguardo e vuoi conoscere quanto versare nelle casse dello Stato? Leggi il nostro articolo e saprai se dovrai pagare l’IRAP e come si calcola.

Di che tipo di imposta si tratta?

IRAP è un acronimo che sta per “Imposta Regionale sulle Attività Produttive”. Questa viene versata per il 90% alle Regioni al fine di finanziare e sostenere il Fondo Sanitario Nazionale.

A grandi linee possiamo affermare che chiunque abbia un fatturato, quindi generi reddito, ne è soggetto al versamento. Parliamo quindi di liberi professionisti, di enti e società.

Come puoi immaginare, in queste tre categorie è compresa una moltitudine di soggetti. La differenza sostanziale tra questi sta nel calcolo dell’IRAP e dell’aliquota che si dovrà pagare.

IRAP: chi la paga?

In questo paragrafo illustreremo nel dettaglio quali sono i soggetti che devono pagare l’IRAP.

Come accennato prima, i soggetti passivi, ossia coloro che sono tenuti al pagamento dell’IRAP, sono:

  • Società di capitali (Spa, Srl, Sapa);
  • Non commerciali e non residenti;
  • Altre società;
  • Persone fisiche, lavoratori autonomi e liberi professionisti;
  • Produttori Agricoli (non esonerati);
  • Amministrazioni pubbliche.

Della prima categoria fanno parte le società per azioni, le società in accomandita per azione, le società a responsabilità limitata, le società di mutua assicurazione e le cooperative. Vi rientrano inoltre tutti gli enti pubblici e privati diversi dalle società e i trust, purché esercitino attività commerciale.

Seguono gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, ma che risiedono sul territorio nazionale e tutte le altre società che non risiedono in Italia (compresi i trust).

Tra le altre società troviamo le società di persone: società in nome collettivo, società in accomandita semplice e le equiparate.

Nell’elenco troviamo inoltre le persone fisiche che hanno un reddito di impresa. Per cui, se per esempio ti stai chiedendo se la tua ditta individuale paga l’IRAP, la risposta è assolutamente sì.

È tenuto al versamento dell’IRAP chiunque svolga attività di lavoro autonomo, le società semplici e le equiparate (quindi anche le associazioni senza personalità giuridica, costituite per l’esercizio di arti e professioni). Nel 2001 la Corte Costituzionale ha stabilito che tale imposta non è dovuta da chi svolge l’attività professionale senza l’organizzazione di capitali o lavoro altrui.

Anche i produttori agricoli sono soggetti al versamento, eccetto coloro i quali abbiano un volume d’affari inferiore ai 7000 euro annui.

Pagano infine anche le amministrazioni statali, le Regioni, le Province, i Comuni.

Chi non paga l’IRAP

Vediamo ora chi non è tenuto al versamento dell’imposta.

Oltre ai produttori agricoli che non raggiungono la soglia limite di 7000 euro all’anno, gli altri soggetti esonerati dal versamento dell’IRAP sono:

  • contribuenti minimi che esercitano attività d’impresa, arti o professioni, secondo le norme relative all’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità;
  • venditori porta a porta, ai quali viene invece applicata la ritenuta a titolo di imposta;
  • aderenti a regime forfettario.

IRAP: come si calcola
Il calcolo della base imponibile IRAP si può effettuare, in maniera semplicistica e solo per le imprese commerciali, seguendo il seguente schema:

  • trova la differenza tra il Valore della Produzione e i Costi della Produzione;
  • somma a tale risultato i costi del personale;
  • moltiplica tale risultato per l’aliquota IRAP.

Devi sapere però che l’aliquota IRAP non è uguale dappertutto. Infatti essa varia da regione a regione e queste ultime possono apportare tutte le modifiche previste dalla legge.

Se vuoi conoscere qual è l’aliquota applicata nella tua Regione, visita il sito del Ministero dell’ Economia e delle Finanze.

Quando e come si paga l’IRAP

Essenziale per il pagamento dell’imposta è la presentazione della dichiarazione IRAP, quindi la compilazione dell’apposito modello presso l’Agenzia delle Entrate.

Dopo aver indicato i dati identificativi del soggetto tenuto a versare l’imposta e aver esplicitato le voci che servono a determinare la base imponibile, va fatto l’invio, esclusivamente per via telematica. Tale inoltro può anche essere affidato ad un intermediario. Per il pagamento va utilizzato il modello F24.

Vediamo ora quali sono le scadenze per il versamento dell’imposta. Le date coincidono con quelle previste per IRPEF e IRES. Indicativamente queste sono fissate nel mese di giugno per il saldo dell’anno precedente e per il versamento dell’acconto dell’anno in corso. Nel mese di novembre invece si versa il secondo acconto per l’anno in corso.

Conclusioni

Adesso sai cos’è l’IRAP e come si calcola. Se sei interessato all’approfondimento delle discipline economiche ti consigliamo di iscriverti a Unicusano a Frosinone e scegliere Economia: potresti trovare il corso di studi e gli sbocchi lavorativi che fanno al caso tuo!


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link