I 10 miti da sfatare sulla facoltà di Ingegneria
Sei in procinto di scegliere la facoltà universitaria e sei curioso di sapere quali sono i miti da sfatare sulla facoltà di Ingegneria? Sei nel posto giusto, perché questo è esattamente lo scopo di questa guida.
L’obiettivo di ogni corso di laurea in Ingegneria è quello di far acquisire ai propri studenti competenze e metodologie nell’ambito delle discipline ingegneristiche. A seconda del tipo di indirizzo scelto, le materie da studiare saranno diverse, così come gli sbocchi lavorativi, i contesti nei quali sarà possibile svolgere la propria attività e gli incarichi professionali che potrai ricoprire.
Sicuramente avrai sentito raccontare un sacco di storie sugli studenti e sulla facoltà di Ingegneria. Vediamo insieme le 10 leggende metropolitane più comuni sull’argomento.
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Facoltà di Ingegneria e miti da sfatare: la nostra top ten
La facoltà di Ingegneria è da sempre ammantata da un’aura di mistero e di mitologia. Scopriamo quali sono i miti su Ingegneria da sfatare!
Primo mito da sfatare: se hai frequentato il liceo classico non puoi iscriverti alla facoltà di Ingegneria
Si sente dire spesso che soltanto chi ha frequentato un istituto tecnico o un liceo scientifico possieda le giuste conoscenze per potersi iscrivere a questo corso di laurea. Niente di più errato. Innanzitutto, infatti, il liceo classico è uno degli indirizzi di scuola superiore più completo, poiché fornisce agli studenti una formazione ampia e multidisciplinare e permette loro di crearsi un metodo di studio utile ad affrontare qualsiasi facoltà universitaria. Inoltre, contrariamente a quanto si pensi, il liceo classico è un’ottima palestra per le materie scientifiche. Non solo perché molti licei classici hanno dei programmi di matematica paragonabili a quelli di un liceo scientifico. Ma anche perché materie come il greco e il latino, e in particolare le traduzioni da queste lingue, abituano il cervello all’attenzione al dettaglio e alla risoluzione di problemi complessi. Abilità da non sottovalutare quando ci si accinge a frequentare delle facoltà scientifiche.
Per iscriverti ad Ingegneria devi esserti diplomato con un voto molto alto
Quella secondo la quale per essere uno studente di Ingegneria devi essere stato un secchione a scuola è una leggenda. Questo non significa che Ingegneria sia una facoltà facile, alla portata di tutti. È chiaro che, come vedremo meglio più avanti, per affrontarla al meglio è necessario avere delle buone basi in matematica e, in generale, nelle materie scientifiche. Ma con il giusto impegno nello studio e una buona dose di motivazione, potrai raggiungere i tuoi traguardi accademici senza essere stato necessariamente il primo della classe alle scuole superiori.
Miti su Ingegneria: per frequentare questa facoltà bisogna essere dei geni della matematica
Siamo di fronte a un altro dei più diffusi miti da sfatare che riguardano la facoltà di Ingegneria. Partiamo da una premessa. Chi si iscrive alla facoltà di Ingegneria sa che dovrà avere a che fare con materie tecnico-scientifiche. Le materie principali che andrà a studiare sono, infatti:
- Matematica;
- Fisica;
- Chimica;
- Geometria;
- Analisi,
- Informatica.
Poi, a seconda del corso di laurea scelto, ci saranno diverse discipline da approfondire, le cosiddette “materie caratterizzanti”.
Avere delle buone basi in queste discipline può aiutarti moltissimo. Ma non è la conditio sine qua non per riuscire bene. Materie come analisi, fisica e geometria sono dette “propedeutiche”. Esse si affrontano, cioè, generalmente al primo anno. Per cui è assolutamente possibile prepararsi, in modo da acquisire gli strumenti per poter affrontare le materie successive, che richiederanno il possesso di una solida conoscenza scientifica. L’importante è perseverare, tenendo sempre ben a mente il proprio obiettivo.
Gli studenti di Ingegneria non hanno una vita sociale
Quella di Ingegneria è sicuramente una facoltà dura, che richiede molto impegno e passione. Tuttavia, la diceria secondo la quale gli studenti di Ingegneria sono tutti iper-stressati e non amano divertirsi va presa con le pinze. Qualunque facoltà universitaria, infatti, richiede un altissimo livello di impegno e di costanza, se si vogliono raggiungere i traguardi sperati. Gli studenti di Ingegneria, quindi, non sono sottoposti a prove più impegnative di quanto lo siano gli studenti di qualunque altra facoltà. Il trucco è imparare a pianificare lo studio e, di conseguenza, i propri impegni quotidiani e la propria vita sociale.
Noi di Unicusano ti offriamo l’opportunità di conseguire la laurea in Ingegneria senza dover rinunciare ai tuoi impegni, gestendo in totale autonomia il tempo da dedicare allo studio. Infatti, grazie alla nostra piattaforma di e-Learning, attiva 24 ore su 24, è possibile seguire le lezioni a distanza e rimanere costantemente in contatto con i docenti e con il proprio tutor di riferimento. Se vuoi saperne di più non esitare a consultare il sito del nostro Ateneo: Unicusano.it
Miti comuni da sfatare: Ingegneria è una facoltà per soli uomini
Proseguiamo questa guida sui miti da sfatare sulla facoltà di Ingegneria con un classico pregiudizio. L’idea che lo studio dell’Ingegneria sia una prerogativa maschile è quello che si definisce un cliché. Sebbene numericamente inferiori agli uomini, infatti, le studentesse di Ingegneria e le donne ingegnere sono in continua crescita.
I docenti di Ingegneria sono tra i più severi
La severità fuori dal comune dei docenti di Ingegneria? Anche in questo caso si tratta di un luogo comune. Va da sé, infatti, che essendo quella dell’ingegnere una professione di grande responsabilità e di una certa difficoltà, è compito dei docenti essere molto esigenti nella verifica delle conoscenze e delle competenze acquisite dagli studenti. Il nostro consiglio è sempre lo stesso: se ti impegnerai e farai in modo di studiare con costanza e passione, conseguire la laurea in Ingegneria non sarà un problema. Ma i miti da sfatare sulla facoltà di Ingegneria non sono ancora finiti.
Un voto basso ad Ingegneria equivale ad un voto altissimo in qualunque altra facoltà
La leggenda secondo la quale un 23 ad Ingegneria equivalga ad un 30 in Lettere o in qualunque altra facoltà è stata probabilmente fatta circolare da uno studente che aveva bisogno di giustificare lo scarso risultato di un esame. Con questo vogliamo dire che non esistono facoltà più o meno difficili. Tutto dipende dalla tua propensione per una certa disciplina o per un certo tipo di studi. L’impegno e la passione ripagano sempre.
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Con la laurea in Ingegneria si trova subito lavoro: un altro mito da sfatare
Sebbene secondo i dati di Almalaurea i laureati in Ingegneria siano tra i più richiesti dal mercato del lavoro, non tutti i laureati in Ingegneria trovano lavoro a poca distanza dalla laurea. Molto dipende dall’indirizzo scelto, dal voto di laurea e dalle capacità e competenze dimostrate in fase di colloquio. Insomma, il titolo di studio da solo può non bastare se non sei in grado di distinguerti sulla concorrenza. Se vuoi acquisire dei punti in più, perfezionando le tue competenze e arricchendo il tuo curriculum, ti consigliamo di iscriverti ad uno dei Master in Area Ingegneristica erogati da Unicusano.
Ingegneria Gestionale ed Economia sono due facoltà molto simili
Quello tra Ingegneria ed Economia è un paragone che viene fatto spesso. Non di rado, inoltre, la professione dell’ingegnere gestionale, in particolare, e quella dell’economista vengono erroneamente accostate. Questo dipende dal fatto che l’Ingegnere gestionale ha delle competenze in campo economico, che ha acquisito grazie ai suoi studi universitari. In realtà, però, queste due figure sono molto diverse.
Mentre infatti l’ingegnere gestionale svolge un ruolo più pratico, l’economista si occupa più che altro della teoria. Se ti stai chiedendo se è più difficile Economia o Ingegneria, ribadiamo che tutto dipende dalla tua propensione per quelle materie e dalla tua forza di volontà e voglia di apprendere.
La differenza tra Economia e management e Ingegneria Gestionale, così come la differenza tra Ingegneria Gestionale ed Economia e commercio, sta quindi non soltanto nel piano di studi, che prevede, oltre alle materie comuni alle due facoltà, esami molto diversi. Ma ha a che fare anche con gli sbocchi lavorativi possibili. Il principale settore di occupazione per un laureato in Ingegneria Gestionale è quello manifatturiero, all’interno del quale egli può svolgere funzioni aziendali relative a:
- Logistica;
- Produzione;
- Amministrazione;
- Ambito commerciale.
Ingegneria Gestionale è più semplice degli altri indirizzi di Ingegneria
Questo mito da sfatare è legato al fatto che, rispetto altri indirizzi di Ingegneria, quello in Ingegneria Gestionale è il più teorico. Con la laurea in Ingegneria Gestionale gli sbocchi lavorativi sono davvero molto numerosi, poiché questa figura è fondamentale per ogni azienda, grazie alla sua versatilità e alla capacità di gestire e ottimizzare i processi. Si tratta di un titolo più facilmente spendibile, in quanto ha carattere manageriale più che tecnico. Ma questo non significa che gli insegnamenti siano facilitati.
Conclusioni
Siamo giunti alla fine della nostra guida sui miti da sfatare sulla facoltà di Ingegneria. Augurandoci di aver risposto a tutte le tue curiosità, ti auguriamo buono studio e in bocca al lupo per la tua carriera universitaria!