Breakeven Analysis: cos’è, quando e perché si fa
Sei un appassionato di economia e finanza? Hai mai sentito parlare di Breakeven analysis?
Probabilmente sì, ma non sai bene di cosa si tratta. In questo caso puoi ritenerti fortunato perché lo staff dell’università online Niccolò Cusano di Frosinone ha realizzato una guida proprio su questo argomento.
Andremo a scoprire insieme che cos’è, quando e perché si fa la Brealeven analysis.
Sei curioso e vuoi saperne di più? Allora, ti consigliamo di continuare a leggere.
Breakeven Analysis: cos’è?
Cos’è la Breakeven analysis? Cosa si intende con questo termine?La Breakeven analisi è una tecnica utilizzata nelle decisioni aziendali. Consente di identificare il volume di attività in corrispondenza del quale si ha un utile pari a zero, ovvero uguaglianza tra costi e ricavi. Come indica la parola inglese, breakeven significa “pareggiare i conti”.
Si tratta quindi di uno strumento del controllo di gestione che il management di un’azienda utilizza per prendere determinate decisioni. Ad esempio quale politica di prezzi seguire, se realizzare un prodotto internamente o all’esterno, quali linee produttive privilegiare e quali dismettere.
In sintesi si tratta del punto in cui il costo totale e le entrate totali sono uguali, ovvero pari. In una condizione di pareggio non vi è alcuna perdita o utile netto.
Per una spiegazione più dettagliata, riportiamo quanto si trova sul portale Finance Cue:
Il punto di pareggio rappresenta l’importo delle vendite, in termini di unità (quantità), necessario per coprire i costi totali, costituiti sia da costi fissi che variabili per l’azienda.
Il profitto totale al punto di pareggio è zero. Un’impresa può superare il punto di pareggio solo se il valore monetario delle vendite è superiore al costo. Ciò significa che il prezzo di vendita del bene deve essere superiore a quello che l’azienda ha pagato per il bene o per i suoi componenti per coprire il prezzo iniziale pagato o speso per produrlo (costi variabili e fissi). Una volta superato il prezzo di pareggio, l’azienda può iniziare a realizzare un profitto.
Scopo della Breakeven analysis
Qual è dunque lo scopo della Breakeven analysis? A cosa serve? Partiamo dal presupposto che l’analisi del pareggio serve a determinare l’output minimo che un’azienda deve superare per ottenere profitto. Se un’azienda non riesce a raggiungere questo livello, spesso l’attività dell’azienda stessa viene compromessa. In poche parole, diventa difficile continuare l’attività.
Se vogliamo ragionare in formule matematiche ecco cosa se ne deduce:
Risultato Economico = Ricavi totali – Costi totali
In questo genere di analisi, i ricavi totali sono dati dal prezzo per le quantità vendute. I costi totali sono dati dai costi variabili unitari per le quantità prodotte più i costi fissi.
La precedente formula corrisponde quindi a:
RE = P*Q – (CVu*Q + CF)
La determinazione della quantità richiesta (Q) è data da:
Q = (CF+RE) / (P-CVu)
Con un utile pari a 0, al numeratore resterebbero soli i costi fissi.
Conoscere il punto di pareggio quindi dà all’imprenditore la possibilità di capire quanto bisogna produrre e vendere per coprire e pareggiare i costi di produzione.
Si tratta un indicatore importante per analizzare il successo di un’impresa, sia in fase iniziale che successivamente. Superare il punto di pareggio equivale ad ottenere profitto.
Con questo strumento, l’azienda può stabilire il numero minimo di prodotti da produrre per coprire i costi e raggiungere il Breakeven point (BEP). Grazie ad esso può monitorare gli utili ed i costi durante l’intero ciclo produttivo ed intervenire con azioni correttive.
Il punto di pareggio viene pertanto utilizzato come strumento per ridurre i rischi di un’attività. Permette infatti di conoscere il valore minimo di fatturato che l’azienda deve raggiungere per sostenere i costi e non subire perdite. Il fatturato generato oltre il Breakeven point sarà profitto.
Strategie per abbassare il Breakeven point
Qual è la formula del BEP?
BEP = CF / (PVu – CVu)
BEP = Costi Fissi / (Prezzo di vendita di una unità di prodotto – Costo variabile di una unità di prodotto)
Poiché i valori coinvolti nella determinazione del BEP sono i CF, i CV e il PV, ci sono tre modi per abbassare il BEP.
- Ridurre i costi fissi CF (esempio sostituire il punto vendita fisico con un e-commerce)
- Ridurre i costi variabili CV (esempio trovare fornitori più economici)
- Alzare i prezzi di vendita PV (facendo attenzione alla reazione del mercato)
I CF e i CV sono direttamente proporzionali al BEP, pertanto una loro riduzione comporterebbe un abbassamento del BEP. Il PV è inversamente proporzionale al BEP. Aumentando il PV delle unità vendute diminuirebbe la quantità di unità da produrre e fatturare per raggiungere il Break Even Point.
Dopo questa panoramica, ti è più chiaro cos’è e a cosa serve la Breakeven analysis?
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